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lunedì 9 novembre 2015

"Caritas" e organizzazioni non-governative: verso la "normalità"

Prosegue a ritmi sostenutissimi il ritmo delle giornate. Anche quelle passate sono state come al solito intense di "tanto".
Prima di tutto riguardo alla mia missione che, da dopo il terremoto, ne ha costituito il motivo principale: dal Campo Base di Sesto a tutte le iniziative a cui in Toscana (e non solo) ho partecipato nel corso degli ultimi mesi.
Oltre che come e a chi destinare i contributi raccolti, il mio "problema" è soprattutto il riuscire ad avviare a meglio proprio quella "normalità" nella solidarietà che riesca a dare ancora più continuità nel tempo.
Ho l'impressione di essere a buon punto e, considerando soprattutto lo stato di "non emergenza", almeno per quanto riguarda la valle di Kathmandu e quindi la zona più popolosa del paese, penso proprio di riuscire a realizzare quanto programmato fin dai primi tempi del dopo "25 aprile".
Gli incontri con Padre Pius Perumana, Direttore di Caritas Nepal, e con Suor Deepa sono stati come al solito, al di là che piacevolmente affettuosi, tanto utili quanto pratici: sia a breve che a lungo termine. E nei prossimi giorni definiremo i dettagli dei progetti che seguiremo insieme.
Con Uttam Puyal, coordinatore di un'associazione non-governativa, non-politica e non-religiosa, stiamo muovendoci con gli stessi propositi, del resto avviati da subito con i primi invio di contributi per i famosi "potabilizzatori acqua" adottati già dallo scorso maggio.
Ma ho anche visitato ospedali pubblici e privati, alcuni dei quali hanno alcune equipe di medici in partenza per dei camp di assistenza nei villaggi distrutti e anche negli altri. Ho avuto contatti con le suore di Madre Teresa di Calcutta che, anche in Nepal, gestiscono da sempre l'ospizio dei poveri più poveri (...) e con altre organizzazioni che, proprio per l'evento terremoto, pare siano arrivate e costituite in gran numero.
Tra queste senza dubbio interessante l'internazionale "VSO" con le cicliste Tania e Jolien...
Ma di loro tornerò sicuramente ad occuparmi nei prossimi giorni. Come dei vari momenti che mi interesseranno in maniera diretta e su cui stavamo proprio parlando intorno alle 11,56 dello scorso 25 aprile. Ed anche altre "sorprese" che come tali, non previste, ma che confermano ancora tante delle caratteristiche di queste straordinarie genti.

Marco Banchelli

(3-continua)



 


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