Translate

martedì 10 novembre 2015

Il Nepal per il Nepal, un'occasione di "solidarietà interna"

Tra le prime notizie che ricevetti nelle prime ore del dopo terremoto, tra quelle che più mi fecero piacere e che in un certo senso hanno poi impostato quella che è stata la mia partecipazione, furono quelle di una immediata attivazione di aiuti interni: tra i privilegiati e i meno fortunati.
Anche conoscendo a fondo la realtà di un paese che pur essendo tra i più poveri del mondo, ha comunque una discreta componente di ricchezza e di benessere. Tra gli altri, partirono da subito da alberghi e associazioni umanitarie nepalesi i soccorsi con generi di prima necessità e solidarietà varia che fin da allora dettero un primo grande sollievo al mio cuore.
Già in quei primi tempi cominciò a farsi strada anche una specie di "motto" che proprio dai nepalesi che iniziavano a rimboccarsi le maniche partiva: "Mai conquistati, mai dominati ed un terremoto non ci abbatterà". Parole che come per chi magari ha la barba bianca come me, fece tornare alla mente la stessa alluvione di Firenze, o altri eventi più recenti, dove proprio da chi aveva subito partiva una prima reazione. Determinante per la rinascita e la ripresa.
Adesso in Nepal, come ancora tengo a sottolineare, almeno nella capitale e dintorni, non si parla quasi più di terremoto. Almeno in termini di emergenza. Ed il problema principale nasce dalla crisi con l'India. Ma anche una forma che definirei come "solidarietà interna" ancora e soprattutto continua!
Come la realtà dove mi sono trovato direttamente coinvolto ieri, a Godavari, proprio presso il "centro" di Ishalaya, dove l'Associazione "ArtWalkathon" ha realizzato la seconda tappa della sua proposta.
Un'autentica maratona d'arte per giovani studenti e pittori del Nepal che vedrà coinvolti tanti centri e tante realtà spinti dal motto: "Arte in tutti i villaggi".
In queste tappe verranno dipinti su tela, carta e materiali adatti, delle opere in tema Nepal che poi, con la realizzazione di un grande evento, saranno al centro di un'asta umanitaria dove il ricavato verrà devoluto ai bisognosi.
Ma non solo. Infatti allo stesso tempo, sarà anche occasione per gli "artisti" di farsi conoscere e magari di sviluppare a loro volta il talento che possiedono.
Veramente straordinario! Semplice e normale. Soprattutto poi nel trovarsi anche coinvolto! Hanno infatti dato anche a me una tela e sono stato cordialissimamente invitato a fare qualcosa. Tanto che non ho potuto certo rifiutare. Il risultato è stato proprio scarso. Di certo inversamente proporzionale all'attenzione e la curiosità che ho destato!
Chissà, magari poi otterrà anche un buon risultato...
Anche se per certe iniziative, il buon risultato si vede già fin dall'inizio. E questa proposta, questo inizio, ha proprio tutte le caratteristiche per averlo. E magari essere di ulteriore stimolo e proposta per altre simili.

Marco Banchelli

(5 - continua)







Nessun commento:

Posta un commento