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lunedì 16 novembre 2015

Dal Nepal a... Parigi

Cosa può scrivere oggi, da POKHARA, un "ciclo-ambasciatore" di Pace nel mondo? In questo drammatico 14 novembre per la Francia e per tutto il mondo...

Un indicibile sentimento di VICINANZA prima di tutto. A chi ha perso cari e ha subito in prima persona il terrore. Ma vorrei anche lanciare segnali comunque di SPERANZA. Anche per la Solidarietà che da "europeo" ho ricevuto da chi ho incontrato in queste ore, in questo sperduto piccolo paese dell'Asia che è il NEPAL. E se loro sono comunque "vicini" a noi, dopo una serie di problemi quotidiani di normalità inimmaginabili per chi non gli ha visti e in qualche modo vissuti, posso solo confermare che il MONDO è pieno di persone per bene. Persone che in sé racchiudono valori di Pace e non-violenza. Che rispettano le altre religioni. La Vita.

La salvezza del mondo dipenderà solo da quanto saremo "forti" e non "violenti" neppure nelle pur comprensibili prime reazioni. E questo tanto a livello dei governanti quanto a quello di ognuno di noi: normali cittadini. Credo che ognuno di noi possa fare qualcosa nella vita di tutti i giorni. Senza armi e senza odio. E che il "terrorismo" trovi nelle nostre "lontananze" possibilità di devastazione assai più vaste anche di quelle provocate da bombe e armi.
In certi momenti più che mai mi viene anche di ringraziare mia madre e mio padre, i "maestri" che ho avuto e incontrato, come tutte le persone che comunque mi hanno insegnato qualcosa. Che hanno contribuito alla costruzione dei valori che nutrono la mia Vita: con i grandi "poteri" dell'Amore e del dialogo. Mi torna in mente anche il grande Mahatma GANDHI che ad un occidentale che chiedeva di convertirsi alla sua religione rispose: torna a casa e sii un buon cristiano...

Quindi, per concludere, che voi siate cristiani o meno, cercate, cerchiamo di essere ogni giorno persone migliori. Credo veramente che sia l'unico e reale contributo che ognuno di noi possa dare per reagire e fare qualcosa quando accadono certe tragedie.
E non perdiamo mai la SPERANZA.

Namastè.
Marco Banchelli

venerdì 13 novembre 2015

Kathmandu, incontro di "Pace e Solidarietà" in omaggio a Papa Francesco

From the garden "Moonlight"
religions and thoughts "different"
for a day and a better future
for all living beings.

Dal giardino "Luce della luna", 
religioni e pensieri "diversi",
per un giorno ed un futuro migliore per tutti gli esseri viventi.




Comunicato Stampa

Kathmandu, 10 novembre - Nel corso del viaggio-missione in Nepal, il ciclo-ambasciatore fiorentino Marco Banchelli ha oggi proposto ed affrontato questa nuova particolarissima "tappa".
A Kathmandu, presso il giardino "Luce della Luna", si è infatti da poco concluso un incontro tra religioni e pensieri "diversi", con vari contributi di riflessioni e preghiere di speranza per un domani ed un futuro migliore per tutti gli esseri viventi.
Un momento vissuto in contemporanea con la visita a Prato e Firenze di Papa Francesco: in suo omaggio e in una conferma di condivisione della sua proposta di "globalizzare la solidarietà".
Rappresentate oltre alla cattolica anche altre religioni come induismo e buddismo, ma anche l'islam in qualche modo ha fatto parte del ristretto gruppo che ha dato vita a momenti anche intensi di compartecipazione. Come la presenza stessa di non appartenenti a nessuna fede religiosa.
Il pensiero-lettura di Marco Banchelli è stato anche occasione di saluto e dedica al Cardinale Emerito di Firenze, Silvano Piovanelli, con cui, sempre grazie al ciclo-nauta fiorentino, più volte in questi anni è stato vicino e partecipe alle vicende delle terre dell'Himalaya.
Tutti i presenti hanno portato un loro sentito contributo da Costanzo e Cady Allione (buddisti tibetani) a Naila Sattar (non credente) fino al percorso indo-buddista del padrone di casa Uttam Puyal. Da segnalare la presenza anche di altri rappresentanti dello sport e del turismo in Nepal, tra cui: Narayan Regmi, Naba Raj Amgai, Hari Khanal, Prabhat Kuinkel e Govinda Dhakal.

"Per questo straordinario incontro - dichiara un commosso Banchelli - ho indossato una storica maglietta intitolata all'annosa vicenda Saharawi/Marocco: un modo di garantire in qualche modo anche la rappresentanza dell'Africa e del paziente e tollerante Islam di quelle genti..."
Sicuramente un'esperienza intensa da proporre e ripetere nel tentativo di contribuire ad una cultura dell'incontro, del dialogo e di una solidarietà ed una Pace da costruire insieme alle varie "diversità".


Naila Sattar

Uttam Phuyal

Cady Allione


Marco con Costanzo Allione

... dopo l'incontro Marco stringe la mano a... Buddha!







martedì 10 novembre 2015

Il Nepal per il Nepal, un'occasione di "solidarietà interna"

Tra le prime notizie che ricevetti nelle prime ore del dopo terremoto, tra quelle che più mi fecero piacere e che in un certo senso hanno poi impostato quella che è stata la mia partecipazione, furono quelle di una immediata attivazione di aiuti interni: tra i privilegiati e i meno fortunati.
Anche conoscendo a fondo la realtà di un paese che pur essendo tra i più poveri del mondo, ha comunque una discreta componente di ricchezza e di benessere. Tra gli altri, partirono da subito da alberghi e associazioni umanitarie nepalesi i soccorsi con generi di prima necessità e solidarietà varia che fin da allora dettero un primo grande sollievo al mio cuore.
Già in quei primi tempi cominciò a farsi strada anche una specie di "motto" che proprio dai nepalesi che iniziavano a rimboccarsi le maniche partiva: "Mai conquistati, mai dominati ed un terremoto non ci abbatterà". Parole che come per chi magari ha la barba bianca come me, fece tornare alla mente la stessa alluvione di Firenze, o altri eventi più recenti, dove proprio da chi aveva subito partiva una prima reazione. Determinante per la rinascita e la ripresa.
Adesso in Nepal, come ancora tengo a sottolineare, almeno nella capitale e dintorni, non si parla quasi più di terremoto. Almeno in termini di emergenza. Ed il problema principale nasce dalla crisi con l'India. Ma anche una forma che definirei come "solidarietà interna" ancora e soprattutto continua!
Come la realtà dove mi sono trovato direttamente coinvolto ieri, a Godavari, proprio presso il "centro" di Ishalaya, dove l'Associazione "ArtWalkathon" ha realizzato la seconda tappa della sua proposta.
Un'autentica maratona d'arte per giovani studenti e pittori del Nepal che vedrà coinvolti tanti centri e tante realtà spinti dal motto: "Arte in tutti i villaggi".
In queste tappe verranno dipinti su tela, carta e materiali adatti, delle opere in tema Nepal che poi, con la realizzazione di un grande evento, saranno al centro di un'asta umanitaria dove il ricavato verrà devoluto ai bisognosi.
Ma non solo. Infatti allo stesso tempo, sarà anche occasione per gli "artisti" di farsi conoscere e magari di sviluppare a loro volta il talento che possiedono.
Veramente straordinario! Semplice e normale. Soprattutto poi nel trovarsi anche coinvolto! Hanno infatti dato anche a me una tela e sono stato cordialissimamente invitato a fare qualcosa. Tanto che non ho potuto certo rifiutare. Il risultato è stato proprio scarso. Di certo inversamente proporzionale all'attenzione e la curiosità che ho destato!
Chissà, magari poi otterrà anche un buon risultato...
Anche se per certe iniziative, il buon risultato si vede già fin dall'inizio. E questa proposta, questo inizio, ha proprio tutte le caratteristiche per averlo. E magari essere di ulteriore stimolo e proposta per altre simili.

Marco Banchelli

(5 - continua)







lunedì 9 novembre 2015

"Caritas" e organizzazioni non-governative: verso la "normalità"

Prosegue a ritmi sostenutissimi il ritmo delle giornate. Anche quelle passate sono state come al solito intense di "tanto".
Prima di tutto riguardo alla mia missione che, da dopo il terremoto, ne ha costituito il motivo principale: dal Campo Base di Sesto a tutte le iniziative a cui in Toscana (e non solo) ho partecipato nel corso degli ultimi mesi.
Oltre che come e a chi destinare i contributi raccolti, il mio "problema" è soprattutto il riuscire ad avviare a meglio proprio quella "normalità" nella solidarietà che riesca a dare ancora più continuità nel tempo.
Ho l'impressione di essere a buon punto e, considerando soprattutto lo stato di "non emergenza", almeno per quanto riguarda la valle di Kathmandu e quindi la zona più popolosa del paese, penso proprio di riuscire a realizzare quanto programmato fin dai primi tempi del dopo "25 aprile".
Gli incontri con Padre Pius Perumana, Direttore di Caritas Nepal, e con Suor Deepa sono stati come al solito, al di là che piacevolmente affettuosi, tanto utili quanto pratici: sia a breve che a lungo termine. E nei prossimi giorni definiremo i dettagli dei progetti che seguiremo insieme.
Con Uttam Puyal, coordinatore di un'associazione non-governativa, non-politica e non-religiosa, stiamo muovendoci con gli stessi propositi, del resto avviati da subito con i primi invio di contributi per i famosi "potabilizzatori acqua" adottati già dallo scorso maggio.
Ma ho anche visitato ospedali pubblici e privati, alcuni dei quali hanno alcune equipe di medici in partenza per dei camp di assistenza nei villaggi distrutti e anche negli altri. Ho avuto contatti con le suore di Madre Teresa di Calcutta che, anche in Nepal, gestiscono da sempre l'ospizio dei poveri più poveri (...) e con altre organizzazioni che, proprio per l'evento terremoto, pare siano arrivate e costituite in gran numero.
Tra queste senza dubbio interessante l'internazionale "VSO" con le cicliste Tania e Jolien...
Ma di loro tornerò sicuramente ad occuparmi nei prossimi giorni. Come dei vari momenti che mi interesseranno in maniera diretta e su cui stavamo proprio parlando intorno alle 11,56 dello scorso 25 aprile. Ed anche altre "sorprese" che come tali, non previste, ma che confermano ancora tante delle caratteristiche di queste straordinarie genti.

Marco Banchelli

(3-continua)



 


giovedì 5 novembre 2015

Nepal: la pagina "Missione - Marco Polo"

Finalmente! Sono riuscito ad aprire una pagina dedicata ai ragazzi, agli insegnanti, all'IC Marco Polo di Prato ed a tutti quelli che logicamente vi si potranno imbattere!
In attesa dei momenti "dedicati" espressamente alla scuola ed alla nuova piccola-enorme "missione" che mi è stata affidata alla partenza!
A proposito, nella pagina (che segue il "percorso" che tengo su un altro "social"...) c'è anche il "video" proprio della partenza da Prato, compresi i brevi istanti a Firenze, presso la "Casa San Francesco" in Piazza SS. Annunziata, con il Direttore della Caritas, Alessandro Martini (che nella casa ha proprio una delle sue mense) e con il Presidente della Commissione Cultura e Sport del Comune di Firenze, Maria Federica Giuliani.
Altri momenti...

ATTENZIONE! 
- Oltre al menù a lato, 
troverete la pagina anche CLICCANDO su queste parole...



lunedì 19 ottobre 2015

Nepal 2015 "before departure", dal Base Camp Solidarity

Sabato scorso, da Piazza Vittorio Veneto di Sesto Fiorentino, è "ufficiosamente"iniziato NEPAL 2015 (detto anche "2x15"...): la particolarissima nuova tappa del mio "Viaggio"... Ed anche se "ufficiosa", l'inizio da lì non è stato sicuramente "a caso"!
A parte che a Sesto io sia nato e cresciuto (ed abbia vissuto le mie prime grandi avventure di Vita e di bicicletta!) a parte che proprio quella piazza, con il palazzo comunale, abbia visto nascere mio padre e la sua famiglia, a parte tutto il resto, compresa certamente la vicinanza ed il sostegno che comunque ho sempre avuto e sentito dai "miei sindaci" Carlo Melani, Andrea Barducci e Gianni Gianassi, proprio in quello spicchio dove ci siamo ritrovati sabato, era allestito il nostro Campo Base Solidarietà. Un punto di riferimento che pensai di allestire all'indomani del terremoto che lo scorso 25 aprile "scosse" il nostro Nepal, anche come risposta alle incredibili sollecitazioni che ricevetti in quei giorni.
E tra queste, forse, la meno attesa. E proprio dal "mio" Comune...

Si narra che, durante una seduta del consiglio comunale il discorso andò proprio sul Nepal e sul se e come anche Sesto Fiorentino avesse potuto attivarsi. Pare già che qualcuno avesse fatto già qualche proposta quando prese la parola Sara Biagiotti, il Sindaco. Le voci che mi arrivarono riferirono che più o meno disse: "... se a Sesto pensiamo di fare qualcosa per il Nepal, non possiamo che coinvolgere Marco Banchelli..." E così fecero. E così nacque il Campo Base, giusto all'interno della Fiera di Primavera che apriva i primi di maggio, e di cui da queste ed altre pagine potrete, se interessati, rivedere tanti momenti.

Da maggio sono accadute poi tante cose, in Nepal (che verificheremo e racconteremo dalla prossima settimana) come nel mondo e a Sesto...  Al di là dei "terremoti" che scuotono le terre e le persone e che evitiamo di commentare in questa sede, anche se Sara Biagiotti non è più sindaco, mi sono sentito proprio di ricominciare da lei, e dai suoi assessori, che tanto ho sentito vicini, per un normale senso di riconoscenza da parte mia e dello stesso Nepal.

Straordinario poi, in questo clima tra passato e futuro, il saluto telefonico proprio con Kathmandu, con un amico-personaggio che ha attraversato tanti di questi miei primi "30" anni di Nepal, il caro Uttam Puyal.

Naturalmente un grazie particolare a Tamara Taiti e Valentina Bicchi (presenti anche fisicamente in un saluto/abbraccio simboleggiato dallo stesso striscione delle bandierine) e all'Associazione Comunale Anziani, che ha reso possibile l'aspetto "pratico" dello stesso Campo Base.



Infine, e sempre e proprio dal "cuore" della sua Piana, un pensiero ad un amico che ci ha lasciato e che in questi anni di viaggi, avventure e missioni, ha condiviso tanti momenti ed un po' della storia stessa del Nepal e del suo Popolo, Daniele Calieri…

mercoledì 7 ottobre 2015

Il "San Francesco" dell'anno 2013, nella magica atmosfera del Park Village di Budhanilkantha a Kathmandu

4 ottobre 2013 - con le "miss" del torneo, Sharita e una sua amica...
Quest'anno ha idealmente ripreso il cammino il Premio dedicato ad un grande amico, mio e della libertà e democrazia, Mauro Collini.
Ma oggi vorrei ricordare un altro "4 ottobre", quello di due anni fa, quando in Nepal si giocò un particolarissimo torneo di calcetto dedicato ai due personaggi che con quel nome hanno come attraversato spazio e tempo ad unire in una sola "entità" tutti quei valori semplici ed assoluti che rendono più bella e degna di essere vissuta ogni Vita, il torneo "Amico Francesco"...